"Alcuni analisti prevedono che
la guerra in Ucraina possa terminare con la fine dell'anno
prossimo. Io sono convinto che la guerra finirà se Putin
scomparirà o verrà ucciso e ci vorranno comunque ancora dei mesi
affinché il conflitto possa concludersi veramente". Lo ha detto
all'ANSA lo scrittore ucraino Andrei Kurkov, ospite big del
giorno d'inaugurazione di Pordenonelegge, la festa del libro con
gli autori, dal 13 al 17 settembre a Pordenone.
"Se Putin decidesse di voler concludere la guerra sicuramente i
suoi elettori lo considererebbero un traditore, non sarebbero
affatto felici perché la conclusione della guerra verrebbe
considerata una sconfitta per la Russia che è sempre stata
orgogliosa di essere un paese fortissimo, mai vinto dai nemici.
Tuttavia io credo che se la guerra non dovesse concludersi nel
corso dell'anno prossimo si potrebbero iniziare dei negoziati
sotto la pressione internazionale degli Stati Uniti" spiega
l'autore di Diario di un'invasione, di Jimi Hendrix a Leopoli ,
a Pordenone con Api grigie, pubblicato in Italia, come gli
altri titoli, da Keller editore nella traduzione di Rosa Mauro.
"Una possibilità potrebbe essere quella che Putin voglia
mantenere la Crimea nell'ambito della Federazione Russa e
restituisca gli altri territori, però io non credo che questi
negoziati siano una realistica possibilità. Ovviamente
nell'ambito dei negoziati non può mancare poi l'elemento della
ricostruzione, delle riparazioni per i danni della guerra che la
Russia dovrebbe pagare all'Ucraina dove è stato distrutto un 20%
del territorio e delle strutture e i russi non sembrano disposti
a pagare nulla. Se nelle negoziazioni mancasse questo elemento
gli ucraini si sentirebbero sconfitti" sottolinea Kurkov che è
nato a Leningrado, vive a Kiev e scrive in russo.
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