Il Tribunale di Udine, in
composizione monocratica, ha condannato con sentenza emessa il 7
marzo scorso uno dei leader del Comitato No Acciaieria a San
Giorgio di Nogaro, Paolo De Toni, a risarcire per un ammontare
di 4.000 euro l'ing. Gianpietro Benedetti, scomparso nell'aprile
2024, per danno da diffamazione dovuto alla diffusione di alcuni
post su Facebook, mentre non ha accolto la richiesta di
risarcimento del gruppo Danieli per altri 50mila euro. Il
giudice monocratico Fabio Luongo ha altresì compensato
integralmente le spese di lite tra le parti. Lo si è appreso
oggi dall'avvocato difensore di De Toni, Carlo Monai.
"Siamo sollevati da questa sentenza - ha commentato Monai -
che evita la croce di una condanna salatissima che incombeva
sulla testa di questo militante. Il giudice - ha precisato - ha
rigettato la richiesta di risarcimento della Danieli per 50mila
euro e ha accolto per un decimo la domanda dell'ingegnere,
compensando le spese per la soccombenza reciproca. Il che
significa che ci sono due parti, ciascuna vittoriosa e ciascuna
soccombente, dunque entrambe dovranno sostenere le proprie spese
legali".
A De Toni, uno dei leader del comitato di cittadini contrario
al progetto Danieli-Metinvest per la realizzazione di
un'acciaieria a San Giorgio di Nogaro, era stato richiesto un
risarcimento danni di 100mila euro per alcuni post pubblicati su
Facebook considerati diffamatori. La denuncia all'attivista era
stata fatta dal gruppo Danieli Spa come azienda (per 50mila
euro) e dal suo maggiore azionista, l'ing. Gianpietro Benedetti
(per altri 50mila euro). La causa era stata promossa con atto di
citazione notificato il 29 gennaio 2024.
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