di Nicoletta Tamberlich
GIANCARLO DOTTO, NATE LIBERE
(RIZZOLI, PP 232, EURO 19,00). Dacia mai evasa del tutto dal
lager giapponese, Amanda la belva, l'irrefrenabile Marina,
quanti uomini ai suoi piedi, Nada l'eremita, la stramba e
lunatica Nicoletta detta Patty, Virna così bella,
l'intraprendente Lina.
L'amore, il vento, la luna e la follia nel racconto di 27 dee
del nostro tempo
Da Isabella Biagini (o lo spreco) a Virna Lisi, da Lina
Wertmüller a Monica Bellucci o l'estasi, da Eva Robin's o
l'enigma a Catherine Spaak, lo charme, da Marina Ripa di Meana,
lo scandalo, a Rosa fumetto, il caos. Un viaggio fra le
confessioni senza filtro di 27 donne raccontate in 'Nate
libere' da Giancarlo Dotto. Protagoniste della nostra epoca, del
cinema, della musica, della cultura, dello spettacolo degli
ultimi decenni, attraverso questi ritratti, le loro voci e le
loro battute folgoranti, Dotto costruisce una Città popolata di
creature coraggiose, appassionate, uniche, estreme. Per
confessare alla fine, con Dostoevskij: "La donna: solo il
diavolo sa cos'è. Io non ci ho capito niente".
Ornella (Vanoni), il drago indomito che sputa fiamme,
Catherine la cerbiatta che si è fatta forte, Ombretta Colli e il
Signor G (Gaber), la morte non li separa, Isabella Biagini, la
splendida folle che ha sprecato il suo talento, Mara Venier, il
corpo della dea madre, Matilde Bernabei, la sfida, che si
presenta all'autore in scooter. "Tutti mi prendono in giro
perchè a 65 anni giro in motorino, anche quando piove a dirotto"
dice la produttrice.
E ancora l'intrattabile Loredana (Bertè), tenera e pazza, la
trattabilissima Orietta Berti, la barca che va, la misteriosa
Francesca (Dellera), l'irrequieta Rosalinda (Celentano),
Monica, un'apparizione ovunque sia, l'altra Ornella (Muti), o la
femmina: "ci sono uomini che hanno passato anni sognando di
incontrarla". "Io sono Francesca, mi chiamano Ornella solo sui
set". E ancora ecco la trasognata Margherita (Buy), Iva
(Zanicchi), tumulto e carne, quel genio finalmente compreso di
Sandra (Milo), la travolgente Ljuba (Rizzoli), l'intrepida e
dissacrante Lina (Wertmuller), quel magnifico clown stralunato
di Piera (degli Esposti), Marisa (Berenson), l'aristocratica.
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