Ieri a tarda sera "Notte prima degli
esami" è stata cantata a squarciagola, accompagnata dalla
chitarra, da tanti ragazzi che si sono assiepati davanti al
Mamiani. "Non da quelli che dovevano sostenere oggi l'esame
però", confessano una studentessa e una mamma oggi davanti ai
cancelli del liceo romano ad aspettare una maturanda chiamata
oggi per il colloquio orale."I ragazzi si sono impegnati - dice
arrivando a scuola la docente Tina Di Pace, presidente di una
commissione d'esame - non conta la quantità delle prove,
dobbiamo tirare fuori il meglio da loro, hanno tutti grandi
possibilità. Questo è sicuramente un esame più snello e rapido,
procederemo più spediti". Arriva intanto in bicicletta un
docente di storia e filosofia, "sarei arrivato in ogni caso in
bici", dice sorridendo. "La didattica a distanza è stata più
faticosa per tutti - racconta un'altra docente - solo i più
timidi forse si sono trovati meglio. I ragazzi hanno avvertito
forte l'isolamento, anche se abbiamo fatto il massimo per
evitarlo".
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