Un inno alla creatività, la
celebrazione del corpo con lo sguardo puntato al futuro e a un
nuovo inizio fatto di memoria e innovazione. La coreografia 'We
want it all' della compagnia olandese Ick Dans Amsterdam diretta
da Emio Greco e Pieter Scholten apre l'8 settembre nella Cavea
dell'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone l'edizione
numero 37 del RomaEuropa Festival.
Il titolo categorico dello spettacolo in prima nazionale, che
si replica il giorno successivo, oltre a celebrare la
collaborazione tra i due grandi artisti premiati con il Golden
Swan, la massima onorificenza per la danza in Olanda, indica
anche l'obiettivo del loro lavoro. "Nel 2020, quando sembrava
che il mondo stesse per collassare - ha spiegato Greco - c'era
tutta l'intenzione di far emergere una creatività che sentivamo
chiusa. Creammo in solitaria questo lavoro tra noi, ricordandoci
la necessità di riprenderci e difendere quegli spazi di pensiero
e di creatività, la consapevolezza di puntare a qualcosa di più
grande e la esagerazione del gesto coreografico che non deve
correre il rischio di autocensurarsi".
E' nata così l'idea, pensando anche alle canzoni di Freddie
Mercury utilizzate in altri spettacoli, di mettere insieme i
finali di 11 produzioni tra le circa 60 messe in scena tra il
1995 e il 2020.
Il RomaEuropa Festival, che non si è fermato nemmeno durante
i due anni di pandemia, torna con un calendario ricchissimo
dall'8 settembre al 20 novembre di musica, teatro, danza, arti
digitali e creazioni per l'infanzia in 18 spazi della capitale.
Gli spettacoli in programma saranno più di 80 - 155 le repliche
- che impegneranno oltre 400 artisti provenienti da tutto il
mondo. Per testimoniare l'attenzione al momento storico il 28
settembre si esibirà l'ensemble Nova Opera formata da giovani
artisti ucraini che proporranno opere di autori ucraini, alcune
delle quali composte durante questi mesi di guerra.
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