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Festa Roma: Giallini, principe di una Roma che non c'è più

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Festa Roma: Giallini, principe di una Roma che non c'è più

Protagonista film di Falcone con Timi, Rubini e Bevilacqua

ROMA, 15 ottobre 2022, 13:48

Redazione ANSA

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Non poteva essere che Marco Giallini IL PRINCIPE DI ROMA di Edoardo Falcone, un uomo ricco e piuttosto basico concentrato solo su di sé, protagonista della commedia che passa oggi alla Festa di Roma nella sezione Grand Public. Ci troviamo nella Roma del 1829 e Bartolomeo (Giallini) è ad un passo dal realizzare il suo sogno: diventare finalmente nobile, addirittura principe. Un titolo che non gli spetta, ma che è pronto a comprare stringendo un accordo segreto con il principe Accoramboni (Sergio Rubini) prendendo in moglie sua figlia (Liliana Bottone). Ma Bartolomeo, per recuperare il denaro da dare al principe, si troverà alle prese con dei fantasmi, da Giordano Bruno (Filippo Timi) a Beatrice Cenci (Denise Tantucci) fino a Papa Borgia (Giuseppe Battiston), un viaggio a cavallo tra passato, presente e futuro che lo porterà a redimersi.
    "Mi è piaciuto molto fare questo film in costume, tra carrozze e cavalli. Sono entrato poi nella parte anche con gli spiriti, lo vedo un film alla Luigi Magni - dice Giallini -, ma Roma oggi dove sta? Io non ci vengo più volentieri, abito sul raccordo. La romanità non c'è più. Si trova solo nelle mura, nelle rovine, nell'architettura. La romanità come atteggiamento non la sento più, un tempo c'era la solidarietà, le persone avevano un cuore grosso. Oggi - continua l'attore ora sul set della serie NON CI RESTA CHE IL CRIMINE - c'è solo l'ego, la persona che si fa le foto e le mette sui social.".
   

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