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Gioia da serie A, a Frosinone la festa del riscatto

Gioia da serie A, a Frosinone la festa del riscatto

In strada fino all'alba, 'ha vinto una squadra di underdog'

02 maggio 2023, 22:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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- FROSINONE, 02 MAG - Nonostante l'acqua Frosinone festeggia fino all'alba la sua terza Serie A. Il ritorno nell'olimpo del calcio nazionale è realtà alle 22.25 di un primo maggio bagnato da una pioggia che non ha smesso di cadere tutto il giorno. Non basta a fermare un'intero territorio. Che si riversa dagli spalti al prato dello stadio Stirpe al terzo fischio dell'arbitro Prontera: la Reggina è battuta 3-1, il vantaggio sulle avversarie non può più essere colmato. Promozione diretta e con tre turni d'anticipo.
    Non c'è solo la città di Frosinone su quel prato: c'è tutto un territorio a suonare trombette e vuvuzelas, anche chi il calcio non lo ha seguito mai. "Perché - come commenta con la sciarpa gialloblù il sindaco Riccardo Mastrangeli - c'è un orgoglio tutto ciociaro, questa squadra è stata in grado di sviluppare una cultura del riscatto che sta portando alla valorizzazione del territorio partendo dallo sport".
    È una squadra di underdog quella che conquista la Serie A. Lo racconta la famiglia con la bandiera rumena sventolata insieme a quella del Frosinone su Via Aldo Moro: "Boloca è nato qui in Italia ma è figlio di due rumeni, veniva dalla D e ora finisce in serie A ed è stato chiamato allo stage della nazionale. Con lui hanno vinto quelli come noi che sono venuti qui dalla Romania anni fa".
    Te lo spiegano quelli che fanno i cortei ed i caroselli sotto l'acqua: uno indossa la maglietta di Roberto Insigne "È la sua ma non me l'ha data oggi", la bacia e ti spiega "lo adoro perché tutti lo sottovalutavano, dicevano che giocava solo per il cognome del fratello". Il campo ha detto che non è così. Giurano che "si è commosso quando ha ricevuto la telefonata da Toronto e Lorenzo (il fratello famoso), gli ha fatto i complimenti".
    In giro a festeggiare ci sono i genitori di Cotali, uno che si era visto la squadra fallire sotto gli occhi: dalle ceneri del Chievo lo ha preso il Ds Angelozzi e ora da Brescia papà e mamma gridano e saltano tra i ciociari che per 25 settimane hanno visto la loro squadra in testa alla classifica.
   

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