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Difensore dei Casamonica, 'imprudenti giornalisti a Porta Furba'

Difensore dei Casamonica, 'imprudenti giornalisti a Porta Furba'

Nel processo per violenze contro cronisti del 2018

ROMA, 30 giugno 2023, 16:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Non pensate di essere stati imprudenti ad andare con una telecamera a vicolo di Porta Furba?" Così il difensore di un appartenente alla famiglia Casamonica si è rivolto oggi in aula ad un giornalista del Tg2 sentito come testimone nel processo a carico di quattro esponenti del gruppo criminale attivo nell'area est di Roma accusati di violenze nei confronti di alcuni giornalisti.
    Atti intimidatori avvenuti nel luglio 2018 mentre stavano documentando gli arresti nel corso dell'operazione Gramigna a Porta Furba.
    Alla domanda del difensore, il reporter Piergiorgio Giacovazzo ha risposto che si trovava lì per svolgere, in un luogo pubblico, il suo lavoro. E' intervenuto quindi il giudice, Valerio Di Gioia, che si è rivolto al difensore affermando: "Qui siamo in una aula di giustizia, nessuno può accreditare l'idea che possano esistere spazi pubblici inaccessibili per la stampa".
    Quel giorno, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i giornalisti si erano recati a Porta Furba per documentare le operazioni delle forze dell'ordine. Alcuni cameramen furono aggrediti e furano lanciati alcuni bastoni verso le troupe. Nel processo si sono costituiti parte civile l'Fnsi e la Rai, oltre ai giornalisti Bulfon e Giacovazzo, tutti rappresentati dall'avvocato Giulio Vasaturo. In aula era presente il presidente dell'Fnsi Vittorio Di Trapani.
   

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