Tre nuovi titoli si aggiungono al
programma della XXI edizione di Alice nella Città, la sezione
autonoma e parallela del Festival del Cinema di Roma, diretta da
Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, in programma dal 18 al 29
ottobre: l'atteso All Of Us Strangers (Estranei) di Andrew
Haigh, ultimo film sorpresa della selezione ufficiale, e le due
proiezioni speciali Shukran, storia del cardiochirurgo che nella
Siria in guerra ha salvato migliaia di bambini, e The Goat, con
l'attrice premio Oscar Mira Sorvino e John Savage, che saranno a
Roma per presentare il film.
All of Us Strangers - al Festival in anteprima italiana - è
un viaggio personale e doloroso nel tempo con protagonisti gli
irlandesi Andrew Scott e Paul Mescal. Nel cast anche Claire Foy
e Jamie Bell. Il film, ispirato al romanzo Estranei (Strangers)
di Taichi Yamada (1987), è una storia d'amore universale. Una
notte, nel suo condominio quasi vuoto nella Londra
contemporanea, Adam (Andrew Scott) ha un incontro casuale con un
misterioso vicino di casa, Harry (Paul Mescal). Mentre si
sviluppa una relazione tra i due, Adam è ossessionato dai
ricordi del passato e si ritrova attratto nella città di
periferia in cui è cresciuto e nella casa d'infanzia in cui i
suoi genitori (Foy e Bell) sembrano vivere, proprio come il
giorno della loro morte, 30 anni prima.
Shukran, opera prima diretta da Pietro Malagori, dall'omonimo
romanzo di Giovanni Terzi, è ambientato nella Siria dilaniata
dalla guerra civile e racconta l'insurrezione del popolo contro
il regime di Assad e la difficile decisione di un uomo: il
dottor Taher Haider (Shahab Hosseini), un cardiochirurgo
infantile totalmente dedito al suo lavoro. Quando suo fratello
Ali muore in un attentato terroristico, mentre presta soccorso
alle vittime di guerra, Taher sarà costretto a compiere la
scelta più difficile della sua vita.
Coproduzione tra Italia, Francia e Egitto, The Goat di Ilaria
Borrelli è un dramma al femminile interpretato dall'attrice
premio Oscar Mira Sorvino e da John Savage. Mostra come nella
guerra e nella povertà le prime a essere sacrificate siano le
giovani donne, vendute come mogli o come prostitute, allontanate
dalle scuole e private delle cure ospedaliere.
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