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Da Enzo Decaro a Gabriele Lavia in scena per Lingua Madre

Da Enzo Decaro a Gabriele Lavia in scena per Lingua Madre

4 inediti di drammaturgia italiana a cura di Piero Maccarinelli

ROMA, 20 gennaio 2024, 13:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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'Terzo tempo', un testo scritto da Lidia Ravera con sentimento ma senza retorica, anzi con una nota e battute ironiche di bell'effetto che vivacizzano il ritmo del dialogo con al centro un'anziana coppia di coniugi, è stata l'applauditissima apertura della rassegna Lingua Madre al Teatro Parioli di Roma, che lunedì vedrà andare in scena, con la regia di Alvia Reale, 'Secondo Marco e Luca' di Rosa Meduni e Roberto De Giorgi, già autori del fortunatissimo 'Farà giorno', dieci anni fa successo con Gianrico Tedeschi, che dopo vari allestimenti è in tournée da due stagioni con la regia di Piero Maccarinelli (e arriverà proprio al Parioli dal 31 gennaio).
    Lingua Madre, mini rassegna di novità italiane inedite, con l'icastico e provocatorio sottotitolo 'Il teatro italiano non fa schifo', vuole essere una precisa risposta all'idea che nel nostro paese la drammaturgia nazionale, specie nel nuovo millennio, abbia perso smalto e produttori e programmatori abbiano ricominciato a pensare che non sia di qualità e non piaccia al pubblico. L'iniziativa è di Maccarinelli, direttore artistico del Parioli, che ha coinvolto, oltre alla Ravera e a Meduni-De Giorgi, anche Giuseppe Manfridi, autore de 'Il premier', in scena con Gabriele Lavia e Federica Di Martino il 12 febbraio con regia dello stesso Maccarinelli che firma anche 'L'ora nostra' di Sergio Pierattini il 26 febbraio con tra gli interpreti Emanuele Salce e Francesco Bonomo, tutti che partecipano su base volontaria "perché crediamo che il teatro italiano esista e abbia bisogno di questa linfa vitale".
    Il divertente e coinvolgente lavoro di Lidia Ravera ha visto in scena i giovani Francesco Brandi e Maria Chiara Augenti con Enzo Decaro e Emanuela Giordano, anche coordinatrice della lettura drammatizzata, bravi e applauditissimi insieme all'autrice. Si tratta della storia vivace di una vecchia coppia separata ma incapace di lasciarsi, con lui molto ironico e lei legata alla vitalità della passata gioventù, alla libertà degli anni '70 cui aggrapparsi mentre l'età avanza, con un figlio sarcastico che non sempre li capisce, col quale si scoprirà che gli affetti, la solidarietà e accettare il presente sono la vera conquista.
   

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