Lala è nata in Italia ma da sempre vive con l'incubo della cittadinanza che non arriva, è figlia di rifugiati del conflitto nella ex Yugoslavia e anche se aiutata dai servizi sociali, la sua è una lotta nei labirinti della burocrazia comuni alle cosiddette seconde generazioni.
In più è rom, con tutto quello che socialmente significa per questa minoranza etnica in Italia non riconosciuta.
Lala da il titolo
al film di Ludovica Fales, che ha appena avuto il premio Corso
Salani a Trieste ed è in alcuni cinema in tutta Italia
accompagnato da regista e protagonisti, dopo una premiere a Roma
con il concerto di Assalti Frontali (feat. Luca D'Aversa) che
per il film hanno composto la special track musicale 'Lala il
mio nome è Lala'.
Il film racconta storie vere, personali e allo stesso tempo
simboliche di quello che significa oggi per giovani intorno ai
18 anni vivere senza cittadinanza essendo cresciuti nei campi e
spesso senza i documenti dalle famiglie d'origine fuggite dalla
Bosnia. Con attori non professionisti e attraverso una sorta di
laboratorio anche durante le riprese alla ricerca della verità
oltre la recitazione, il film con un team tutto di donne è una
produzione Transmedia (Italia) e Staragara (Slovenia) sviluppato
da Biennale College Cinema.
Il progetto di Fales è cominciato 10 anni fa quando ha
incontrato Zaga, una ragazza nata e cresciuta in un campo nella
periferia est di Roma, dove è andata anche a scuola. Quando,
dopo vari tentativi di ottenere i documenti ha capito, allo
scoccare della maggiore età, che la sua pratica non sarebbe
andata a buon fine, è partita clandestinamente per raggiungere
la Serbia dove ha potuto ottenere la cittadinanza della sua
famiglia d'origine e tornare in Italia per fare richiesta di
permesso di soggiorno permanente, al momento ancora non
arrivato. Nel film ci sono lei (Zaga Jovanović) in una sorta di
specchio con la protagonista Lala interpretata da Samanta
Paunković (che invece da poco ha ottenuto la cittadinanza
italiana e ha avuto una bambina) e Rahma una ragazza siriana
interpretata da Ivana Nikolić che vive ora in Germania con suo
marito serbo, insegna danze rom, è un'attivista ed è diventata
autrice teatrale e performer.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA