Segna il debutto operistico italiano
del regista, scenografo e costumista berlinese Ersan Mondtag,
considerato tra le firme più visionarie del teatro tedesco e che
rappresenterà la Germania alla Biennale Arte di Venezia 2024, il
dittico Gianni Schicchi di Giacomo Puccini / L'heure espagnole
di Maurice Ravel, opere comiche in un atto con la direzione
musicale di Michele Mariotti in scena al Teatro dell'Opera di
Roma dal 7 al 16 febbraio (anteprima giovani il 4 febbraio).
La nuova produzione è la seconda tappa del "Trittico
ricomposto", progetto triennale realizzato dalla Fondazione
Capitolina in collaborazione con il Festival Puccini di Torre
del Lago per il centenario nel 2024 della morte del compositore
e che prevede la scomposizione del trittico pucciniano in tre
dittici con autori diversi. Dopo Il tabarro/Il castello del
Principe Barbablù firmato da Johannes Erath e andato in scena
nel 2022 e ora con il doppio allestimento di Mondtag, il
progetto si concluderà nel 2025 con Suor Angelica di Puccini e
Il prigioniero di Dallapiccola affidati alla regia di Calixto
Bieito. Mariotti è alla prima collaborazione con il
trentaseienne regista berlinese. I suoi personaggi nascono da
«idee fantastiche» proiettate in luoghi surreali, dalle linee
espressioniste e dal cromatismo esasperato. Nei due titoli del
dittico è impegnato un cast internazionale: nel ruolo di Gianni
Schicchi il basso-baritono specializzato in ruoli buffi Carlo
Lepore, Lauretta è il soprano Vuvu Mpofu; Zita il mezzosoprano
Sonia Ganassi, Rinuccio il tenore Giovanni Sala. Tra i
protagonisti de L'heure espagnole, il tenore Ya-Chung Huang è
Torquemada e il mezzosoprano francese Karine Deshayes è
Concepciòn. Gonzalve e Don Inigo Gomez sono il tenore Giovanni
Sala e il basso-baritono Nicola Ulivieri. Il baritono Markus
Werba è Ramiro. I costumi sono di Johanna Stenzel, le luci di
Sascha Zauner e i video di Luis August Krawen; la drammaturgia è
curata da Till Briegleb.
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