Un muro di cemento che da poche ore
cinge la spiaggia vicino al Vecchio Faro di Fiumicino, impedendo
l'accesso all'area, mette in subbuglio la cittadina costiera
alle porte di Roma: si tratta del terreno nella zona di Isola
Sacra dove dovrebbe sorgere il nuovo Porto Crocieristico
inserito tra le opere del Giubileo. Il muro, costruito nella
notte e scoperto dai residenti solo al mattino, ha spinto i
comitati cittadini contrari all'opera a rivolgersi al Comune
chiedendo spiegazioni, "visto che il progetto del porto è ancora
fermo alla procedura di valutazione di impatto ambientale".
La società Fiumicino Waterfront Srl, titolare della
concessione demaniale, ha fatto sapere però che il muro è stato
costruito a "protezione dell'area in concessione" al fine di
"garantire una chiara delimitazione dell'area sotto la propria
responsabilità per facilitare il riconoscimento rispetto a
quella che è invece sotto la responsabilità del Comune. Gli
interventi - ha sottolineato ancora la società - non sono in
funzione delle opere per la realizzazione della Variante di
progetto (cioè il Porto, ndr), per cui è ancora attesa la
conclusione dell'iter autorizzativo".
Ma per le forze politiche che si oppongono alla realizzazione
del porto questa risposta non basta: "Il porto crocieristico
muove i primi passi, di cemento" è la lettura dell'attivista
Gianluca Peciola, mentre il deputato di Avs Filiberto Zaratti ha
presentato una interrogazione ai ministri Salvini, Pichetto e
Giuli: "Il progetto fa gola agli speculatori - ha detto - ma non
a chi tiene al territorio, perché non porterà ricchezza ma solo
cemento impattante e affari per le grandi compagnie".
La vicecapogruppo M5s al Senato Alessandra Maiorino attacca:
"Si è ritenuto che fosse necessario agire nottetempo per portare
avanti un progetto, quello del porto crocieristico privato di
Royal Caribbean, che è un autentico scempio e vede la
contrarietà dei fiumicinesi". Secondo Claudio Marotta,
consigliere regionale di Sce, "il titolo in possesso di
Fiumicino Waterfront riguarda ancora un porto turistico e
permettere che possa trasformarsi in porto crocieristico senza
una nuova valutazione crea uno squilibrio nel mercato e rischi
per l'economia locale. Non a caso, l'opposizione al progetto è
ampia".
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