Dopo il successo al Festival di
Sanremo, con 16 milioni di telespettatori e il 60% di audience
per l'esibizione della Compagnia del Teatro Patologico, arriva
la XVI edizione del Festival Internazionale del Cinema
Patologico e anche in questo caso l'intenzione del fondatore del
Movimento, Dario D'Ambrosi, è quella di entrare direttamente
nelle case degli italiani. E soprattutto, dice, far giudicare i
film finalisti da tutti i "matti" d'Italia.
L'idea straordinaria per questa nuova edizione è quella
appunto di inviare i link dei film finalisti a tutti i centri
diurni d'Italia e permettere loro di votare e decidere quali
saranno i vincitori: "Un giudizio che in questo modo sarà puro e
sincero come quello dei bambini, lontanissimo da tutte quelle
dinamiche che spesso condizionano i vari festival". Questa linea
è stata portata avanti, del resto, fin dalla prima edizione del
Festival, afferma l'organizzazione.
La sedicesima edizione del Festival Internazionale del Cinema
Patologico si terrà dal 18 al 27 aprile, con i film visibili
all'interno di queste date sul sito www.teatropatologico.com. Si
terrà poi domenica 27 aprile alle ore 18.00 a Palazzo Ripetta a
Roma la cerimonia di premiazione alla presenza della speciale
giuria del Festival e di molte personalità del mondo del cinema
e dello spettacolo.
La direzione artistica del Festival fa sapere che sono
arrivati oltre duemila film (tra lungometraggi e corti) da tutte
le parti del mondo.
In queste quindici edizioni la kermesse "patologica",
racconta l'organizzazione, ha potuto vantare prestigiosi ospiti
del mondo del cinema e dello spettacolo: da Matteo Garrone a
Marco Giallini, da Claudia Gerini a Simone Cristicchi, Edoardo
Leo, Sabrina Impacciatore, Claudio Santamaria, Alessandro
Borghi, Leonardo Pieraccioni e tantissimi altri. Ma il grande
successo del festival ideato e diretto da D'Ambrosi è dovuto
soprattutto, alla giuria interamente composta da ragazzi con
disabilità fisica e psichica, componenti della Compagnia Stabile
del Teatro Patologico e dagli studenti del primo corso
universitario al mondo di Teatro Integrato dell'Emozione, ideato
e portato avanti dal Teatro Patologico in collaborazione con
l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. È proprio questa
speciale giuria a rendere unico il festival e soprattutto a
garantire un giudizio puro, onesto e positivamente ingenuo,
proprio come sono le persone con disabilità. Un altro passo in
avanti sul sentiero dell'inclusione e nella personale battaglia
di D'Ambrosi per mettere il disabile psichico al centro della
nostra società, per dimostrare che con un duro e sofferto lavoro
di teatro-terapia è possibile ritagliarsi uno spazio nella vita
di tutti i giorni.
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