Era ai domiciliari e sottoposto
sottoposto al divieto assoluto di comunicare - anche
telefonicamente o via social - con persone diverse dai familiari
conviventi. Ma nonostante questo aveva organizzato una festa tra
amici in casa sua a Guidonia in occasione del suo 29esimo
compleanno. Una scelta costata cara a un giovane romano, che è
finito in carcere. A seguito della segnalazione di un vicino di
casa, che lamentava rumori molesti, sull'app YouPol della
Polizia di Stato, sono intervenuti gli agenti del Commissariato
di Tivoli che hanno scoperto quattro ospiti ancora seduti a
tavola in attesa del brindisi. Altri due erano sulle scale nel
tentativo di allontanarsi dall'appartamento dopo che la polizia
aveva citofonato a casa del 29enne.
Qualcuno tra gli invitati ha provato anche ad opporre
resistenza agli agenti. Lamentando l'intrusione dei poliziotti
nella sua serata "libera" tra le mura di casa, il padrone di
casa ha invece tentato di giustificarsi dicendo che si trattava
di una festa a sorpresa preparata dagli amici più stretti.
Per il 29enne, che era ai domiciliari per i reati di rapina
aggravata e detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, si
sono quindi aperte le porte del carcere a seguito
dell'aggravamento della misura cautelare disposto dall'autorità
giudiziaria.
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