Si è concluso dopo circa mezz'ora
l'incontro fra la delegazione dei sindacati e il prefetto di
Genova Fiamma Spena, in occasione delle sciopero nazionale dei
portuali. I sindacati, che non escludono nuove iniziative di
protesta, temono che la riforma del settore portuale implichi la
deregulation delle compagnie uniche, dei servizi tecnico-nautici
unitamente a una revisione delle autorità portuali. Il
segretario nazionale organizzativo porti della Uiltrasporti
Marco Odone sostiene la necessita' di "un tavolo permanente di
confronto perche' il lavoro portuale non faccia la stessa fine
della filiera terrestre dove nessuno riesce a controllare il
lavoro. La legge 84/94 ha regolamentato al meglio anche nei
periodi di crisi il lavoro portuale per vent'anni, una riforma
va studiata con le parti sociali".
Enrico Ascheri della segreteria Filt Cgil con delega ai porti,
aggiunge che "di fatto non conosciamo bene le carte allo studio,
rimane un'incognita. Oggi vogliamo ribadire che più i lavoratori
lavorano in sicurezza più i porti sono competitivi". Infine il
segretario aggiunto Fit Cisl Liguria, Ettore Torzetti, osserva
che "il sindacato non e' stato coinvolto in nessuna discussione,
si vuole far passare l'idea di aprire ad altri soggetti con
condizioni economiche e normative assolutamente inferiori. La
riforma allo studio rischia di mettere a rischio la sicurezza
del lavoro portuale e i contratti".
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