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Peschereccio sequestrato: Briano (Ue), c'è problema confine

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Peschereccio sequestrato

Peschereccio sequestrato: Briano (Ue), c'è problema confine

Europarlamentare, è un caso diplomatico da risolvere presto

GENOVA, 15 gennaio 2016, 12:33

Redazione ANSA

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Quello del peschereccio italiano sequestrato dalle autorità francesi durante una battuta di pesca allo sgombero, "è un caso diplomatico da risolvere il prima possibile". Lo afferma l'europarlamentare ligure Renata Briano, vice presidente della Commissione Pesca, che dopo il sequestro del "Mina" per un presunto sconfinamento in acque francesi, ha attivato un confronto con la Guardia Costiera e ha avvisato i colleghi d'oltralpe della Commissione Pesca.
    "Quello che è accaduto al 'Mina' è molto grave perché non è accettabile che è un peschereccio italiano venga abbordato dalle autorità francesi in acque italiane e senza avvisare la nostra Guardia Costiera - ha affermato Briano -. Sono stata in apprensione tutto il giorno per la vicenda, rimanendo in costante contatto con la nostra Guardia Costiera che ringrazio per il lavoro svolto".
    Fulcro della contesa tra Italia e Francia è la linea di confine in mare in corrispondenza di Ventimiglia. Le autorità francesi affermano che il "Mina" abbia sconfinato nelle loro acque nazionali perché rivendicano un confine che è stato concordato da un accordo bilaterale tra Italia e Francia del 21 marzo 2015. Tale accordo però non è stato ancora ratificato dai due Paesi contraenti quindi non è ancora entrato in vigore e di conseguenza il punto dove è stato abbordato il "Mina" è da considerarsi in acque italiane.
    Al centro dell'attenzione di Renata Briano, dopo la vicenda del "Mina", il settore della pesca, un settore che sta vivendo un momento di difficoltà e di crisi. "Fatti come questi non aiutano il compartimento della pesca - ha osservato l'europarlamentare Pd -. Dobbiamo tutti quanti lavorare per aiutare i pescatori a migliorare il loro lavoro nella legalità e nella consapevolezza che la pesca è un settore che deve raggiungere un equilibrio tra la conservazione delle risorse, il mantenimento dell'occupazione e lo sviluppo dell'indotto sul territorio".
   

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