Una risposta entro fine mese sui
risarcimenti chiesti dalle imprese liguri per i disagi subiti
dai cantieri autostradali fra fine 2019 e luglio 2020 e un
tavolo di coordinamento per i lavori sulla rete, che coinvolga
anche le categorie economiche. Il Comitato Salviamo Genova e la
Liguria lancia l'ultimatum al ministro dei Trasporti dopo aver
ricordato il conto dei danni da un miliardo. "Il 30 luglio ci
siamo presi l'impegno di definire i criteri e quantificare i
danni subiti: abbiamo lavorato al meglio, ora è arrivato il
tempo delle risposte" dice Giuseppe Tagnochetti, una delle voci
del Comitato e coordinatore di Trasportunito. La caotica
gestione della situazione durante l'ultima nevicata ha spinto il
Comitato a chiedere un'accelerata perché non si ripetano i
disagi. Ma a complicare la situazione ci sono la pandemia e il
rapporto fra ministero e Aspi che alla fine dovrebbe pagare i
ristori.
"L'infinita trattativa fra governo e Aspi, che è rilevante anche
per definire il nostro tavolo, e da due anni tiene tutti in
scacco su concessione, revoca, accordo, è la dimostrazione
ancora una volta di come il nostro territorio soffra delle non
decisioni" aggiunge Giovanni Mondini, presidente di
Confindustria Genova.
Per le aziende ora "la pazienza è finita" sottolinea Giampolo
Botta, portavoce del Comitato e direttore generale di
Spediporto, l'associazione degli spedizionieri.
L'obiettivo è chiudere la partita dei risarcimenti ed evitare
nuovi disagi per il futuro. "O si interviene pesantemente o
avremo nei prossimi mesi ulteriori difficoltà per l'economia
ligure e per i liguri" aggiunge Massimo Giacchetta,
vicepresidente della Camera di commercio, elencando alcune cose
da fare: attivare aree di sosta polmone per i mezzi pesanti in
caso di eventi meteorologici particolari e "abbiamo chiesto di
realizzare un sistema moderno, che Aspi oggi non ha, per la
digitalizzazione dei flussi di traffico, gestito da terzi" e
rafforzare la sicurezza dei cantieri.
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