Grave incidente sul lavoro nella fabbrica di Ansaldo Energia a Genova. Un operaio di 37 anni è stato colpito alla testa da un pezzo di una macchina utensile.
L'incidente è avvenuto dentro il reparto meccanica. L'uomo è stato soccorso dal personale del 118 con l'automedica. E' stato intubato e trasportato in codice rosso all'ospedale San Martino di Genova. I sindacati hanno proclamato due ore di sciopero.
Sulla vicenda indagano gli ispettori dello Psal della Asl3, diretti dall'ingegnere Gabriele Mercurio. Secondo le prime informazioni, l'operaio sarebbe stato colpito da un pezzo, del peso di 200 chili, di una macchina utensile che si è staccato e ha sfondato la paratia di protezione. Dopo l'urto l'uomo è caduto all'indietro sbattendo la testa. Sul posto sono intervenute anche le volanti della polizia. Secondo informazioni dei sindacati, l'operaio, di 25 anni, è intubato e tenuto in coma all'ospedale San Martino. "Ci vuole stomaco a descrivere questo incidente come infortunio sul lavoro - commenta in una nota Antonio Apa della Uilm -. Nel 2022 sono aumentati e i dati Inail ne evidenziano 697.333. In Ansaldo Energia per fortuna quelli gravi sono pochi, nonostante ciò ci batteremo e sorveglieremo perché venga assicurata la necessaria prevenzione e la legalità sul posto di lavoro".
"E' inconcepibile quello che è accaduto oggi con l'incidente che ha coinvolto un lavoratore: parliamo di investimenti ma troppo poco si pone l'accento sulla sicurezza e sulla necessità di mettere risorse per sostituire macchinari, alcuni dei quali vecchi di 40 anni. Domani mattina faremo altre due ore di sciopero e andremo sotto la sede della dirigenza per chiedere immediatamente un incontro con i vertici dell'azienda". Lo denuncia in una nota Andrea Capogreco, RSU Fim Cisl Liguria per Ansaldo Energia, dopo l'incidente nello stabilimento di Genova in cui è rimasto ferito un operaio.
"L'operaio di Ansaldo Energia colpito da un pezzo che si è staccato da una macchina utensile lavorava su una macchina della fine degli anni settanta". Lo rende noto la rsu Fiom Cgil che, "in attesa di comprendere dagli organismi competenti quale sia stata la dinamica che ha portato al grave infortunio sul lavoro di oggi, sottolinea come l'operaio fosse nel posto dove doveva essere". "In Ansaldo Energia si è sempre parlato di sicurezza, di grandi investimenti, di grandi piani di rilancio, ma alla prova dei fatti gli operai lavorano su macchine vecchie di 43 anni: nel caso in questione non c'era la telecamera, le sicurezze sulla paratia erano le più antiquate possibili tanto è vero che il pezzo che girava l'hanno fermato i lavoratori e non la procedura di emergenza" denuncia ancora la Fiom.
"La sicurezza sul luogo di lavoro deve essere una priorità. È importante rafforzare la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire incidenti drammatici come quello che ha coinvolto un giovane operaio di Ansaldo Energia a Genova. In attesa che venga chiarita la dinamica dell'incidente ed eventuali responsabilità, il nostro pensiero va a lui e alla sua famiglia. Con l'augurio di una pronta guarigione". Lo dice in una nota il deputato e vice ministro al Mit Edoardo Rixi
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