Per il 93,2% dei liguri i tempi
d'attesa nella sanità pubblica sono troppo lunghi, per l'84% il
servizio sanitario negli ultimi 5 anni è peggiorato, per l'86,2%
il principale problema nei pronto soccorso è la mancanza di
personale e per il 55,2% la carenza di presidi sul territorio.
Sono i dati emersi da un sondaggio sul territorio condotto dalla
Uil Liguria, che ha intervistato oltre 1.600 cittadini nei
principali ospedali di tutta la Regione e fuori negli ultimi
mesi nell'ambito della campagna 'Articolo 32', dal medesimo
articolo della Costituzione italiana.
Dai risultati raccolti, i cittadini nel complesso danno
riscontri abbastanza positivi sulla qualità della sanità ligure,
il 50,5% degli intervistati la ritiene 'di medio livello', ma
evidenziano le maggiori criticità. Queste sono individuate
soprattutto nella mancanza di personale (sottolineata dall'86,2%
degli intervistati) e dalla carenza di presidi sul territorio
(55,2%). Secondo il 93,2% dei cittadini liguri intervistati i
tempi di attesa della sanità sono troppo lunghi, evidenza che si
collega con la necessità di assumere più personale (scelta
dall'89,3%), seguita dall'esigenza di eliminare il numero chiuso
dalla facoltà di medicina (52%).
Anche il trend percepito sull'andamento della sanità durante e
dopo il periodo del covid spacca il campione: il 50% dei liguri
intervistati ritiene complessivamente la sanità pubblica ancora
di medio livello mentre il 45,7% la ritiene di basso livello.
"Ascoltare l'opinione di cittadini su un tema così importante
è per noi fondamentale. -ha detto il segretario confederale Uil
Liguria Alfonso Pittaluga - Da anni chiediamo maggiori
investimenti soprattutto per aumentare il personale".
"I cittadini chiedono di avere una sanità pubblica che
funzioni - sottolinea il segretario generale Uil Liguria Mario
Ghini -, quindi la cosa che chiederemo alla Regione Liguria è
che si vada verso un rafforzamento della sanità pubblica. E'
quello che serve alla Liguria: più ospedali, più presidi sul
territorio, una riduzione vera delle liste d'attesa, un
intervento sugli organici per rinforzare un sistema indebolito
negli ultimi quindici anni".
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