I tentacoli giganti di un polpo che emergono dal mare, davanti al Museo Galata di Genova, per dare un messaggio sulla sostenibilità dei mari in occasione dell'arrivo di Ocean Race.
Si tratta di 'The Monster from the Abyss 2', una mostra temporanea che prevede una grande installazione alta circa 3 metri con una lunghezza di circa 2 metri, realizzata con reti da pesca abbandonate sui fondali marini nelle coste italiane e creata dall'artista Raul Orvieto.
"Io ho realizzato una metafora creando un "mostro marino" come rappresentato nell'immaginario collettivo - spiega Orvieto - utilizzando quelli che sono i mostri reali, ovvero le reti abbandonate in mare.
Lo abbiamo realizzato nella darsena, davanti ai pescherecci della cooperativa, anche per ricordare che il vero pericolo non è rappresentato dalla pesca artigianale, che ha rispetto dell'ecosistema, ma da quella industriale". Un'opera che rientra in un particolare movimento artistico, denominato Artivismo, che unisce arte a impegno sociale. "L'arte può portare messaggi sociali importanti - spiega la curatrice Loredana Trestin - che devono coinvolgere soprattutto i bambini perché pensiamo che bisogna iniziare a far capire, fin da piccoli, i pericoli della poca cura dell'ambiente". Tra le curiosità anche un QR code che gli spettatori potranno inquadrare per ascoltare la narrazione dell'opera, interpretata dalla voce dell'attore Jacopo Rampini.
che ha recitato in diverse produzioni internazionali. "Volevamo sensibilizzare anche i visitatori che vengono al nostro museo - ha ricordato la presidente del Muma, Nicoletta Viziano - anche perché Ocean Race oltre a essere una competizione velica è, soprattutto, un viaggio intorno al mondo per parlare di recupero degli oceani. E credo che avere questo allestimento credo sia nella mission del nostro museo". L'installazione "The Monster from the Abyss 2" sarà visibile fino al 2 luglio.
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