Riprende lunedì 10 luglio
il processo a porte chiuse a Tempio Pausiana che vede imputati
di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa
italo-norvegese Ciro Grillo, figlio di Beppe, e tre suoi amici
genovesi, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio
Lauria. Solo in aula si saprà se il dibattimento arrivato
all'11/a udienza subirà una battuta d'arresto: uno dei giudici a
latere, infatti, Nicola Bonante, è stato trasferito a Bari ma
lui avrebbe chiesto di essere comunque applicato a Tempio sino
alla fine del processo. Saranno i suoi colleghi a decidere
lunedì in apertura. Tutti gli avvocati, nel frattempo, hanno
ricevuto conferma dell'appuntamento in aula per il 10.
Se si dovesse svolgere regolarmente, la prossima udienza si
preannuncia lunga e dibattuta. Verranno esaminati tutti i video,
le foto, le intercettazioni telefoniche e le interazioni sui
profili social dei quattro imputati e della presunta vittima,
già analizzati dal consulente informatico nominato dalla
Procura, Mauro Sanna. Una mole di dati, circa 40 terabyte, che
verranno scandagliati dai legali delle parti. Spicca tra il
materiale ammesso al processo un video di 20 secondi con le
immagini di un rapporto sessuale. Sarà sulla consensualità o
meno che gli avvocati si daranno battaglia.
I ragazzi, difesi da un pool di legali composto da Alessandro
Vaccaro, Gennaro Velle, Andrea Vernazza, Enrico Grillo, Ernesto
Monteverde, Mariano Mameli e Antonella Cuccureddu, sostengono da
sempre di aver avuto con la studentessa un rapporto consensuale.
Non solo i video al centro dell'udienza: gli avvocati di
Corsiglia, Antonella Cuccureddu e Mariano Mameli, hanno ottenuto
di poter risentire Alex Cerato e Adelaide Malinverno, i due
amici d'infanzia della presunta vittima, e la psicologa Cinzia
Piredda, che effettuò una perizia sulla ragazza.
I fatti contestati risalgono alla notte tra il 16 e il 17
luglio del 2019 nella villetta a Porto Cervo di proprietà della
famiglia Grillo.
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