Bagarre in consiglio comunale a
Genova dove la seduta è stata sospesa per dei chiarimenti dopo
che due consiglieri comunali hanno portato in aula la sagoma di
una bara per appoggiare la protesta di alcuni lavoratori. In
apertura di seduta, nello spazio destinato al pubblico, sono
arrivati alcuni dipendenti di Asef, la partecipata comunale che
si occupa di servizi funebri, che hanno mostrato striscioni e
alzato la voce per chiedere migliori condizioni lavorative. In
solidarietà con la loro protesta, che la polizia locale ha
tentato di interrompere, i consiglieri di opposizione Fabio
Ceraudo (M5s) e Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione)
hanno introdotto in aula rossa, sotto allo scranno del sindaco e
della giunta, la sagoma in compensato di una bara con la scritta
"sicurezza e tutele". Un gesto che ha subito fatto scattare
un'ammonizione da parte del presidente del consiglio comunale
Carmelo Cassibba. Alla quale Crucioli ha risposto con un gesto
sarcastico, stringendosi le braccia attorno al corpo come a dire
"che paura". Ed è qui che il responsabile dei lavori ha fatto
scattare l'espulsione. Crucioli si è rifiutato di uscire dicendo
di voler votare i documenti in aula.
La seduta è stata quindi sospesa per una ventina di minuti
durante i quali si è cercato un modo per superare l'impasse.
Alla fine Crucioli ha chiesto scusa per la provocazione nei
confronti del presidente del consiglio, Cassibba ha accettato le
scuse e i lavori sono ripresi. La protesta dei lavoratori Asef,
con modalità non concesse dal regolamento del consiglio
comunale, era legata ad alcune rivendicazioni del sindacato Usb
che, sempre per oggi, ha indetto uno sciopero.
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