Sciopero dalla mensa di servizio
e avvisaglie di un presidio permanente di fronte al carcere
della Spezia. Lo annunciano i sindacati della Polizia
Penitenziaria denunciando tre aggressioni accadute nel giro di
16 giorni all'interno dell'istituto di Via Fontevivo da parte di
tre distinti detenuti. "Il 13 dicembre un poliziotto ha ricevuto
una bastonata alla nuca dopo essere intervenuto per evitare la
peggio ad un altro ristretto; il 22 dicembre un detenuto ha
colpito un ispettore che tentava di farlo tornare nella propria
sezione; il 29 dicembre un agente ha ricevuto insulti, minacce,
colpi e spinte poiché colpevole di voler far rispettare le
regole all'interno dell'istituto", scrivono i rappresentanti
sindacali di categoria Andrea Marino (Sappe), Giovanni Di Lillo
(Sinappe), Vincenzo Piazza (Osapp), Roberto Cilento (Uil), Guido
Pregnolato (Uspp), Ciro Campoli (Cisl) e Alessandro Izzo (Cgil).
In tutti i casi i feriti se la sono cavata con referti di sei o
sette giorni.
"Gli autori delle violente aggressioni hanno potuto
continuare la loro vita detentiva come nulla fosse accaduto, non
trasferiti ad altra sede come da circolari dipartimentali"
aggiungono i sindacati che puntano il dito sulle "criticità
dell'istituto spezzino" in cui "chi si rende protagonista di
aggressioni oppure compie danneggiamenti non soltanto non sconta
il cosiddetto isolamento, ma addirittura continua a partecipare
a tutte le attività ricreative e sportive, spostandosi anche in
altre sezioni e piani".
Gli agenti di Polizia Penitenziaria hanno iniziato da ieri
l'astensione dalla mensa di servizio chiedendo
all'amministrazione penitenziaria l'invio di nuovo personale.
"Dal 15 gennaio organizzeremo il presidio a oltranza fuori
dall'istituto penitenziario fino a che non sarà assicurata
l'integrità fisica di tutti i poliziotti e verrà posta fine a
questa ordinarietà di violenza".
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