Non esclude, in futuro, la
possibilità di vendita o concessione, ma ribadisce che la
destinazione d'uso resterà quella dei servizi. "A me piacerebbe
che l'ex ostello tornasse a fare l'ostello", ha detto il
vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi rispondendo a
un'interrogazione in consiglio comunale di Cristina Lodi
(Misto/Azione) che chiedeva quali siano i piani del Comune per
l'ex ostello della gioventù del Righi, sulle alture della città.
La struttura è tornata al centro dell'attenzione nelle ultime
settimane a causa del progetto della prefettura di trasferire i
60 migranti ospitati per accogliere un centinaio di profughi
ucraini. Il piano, per ora congelato, prevederebbe il
trasferimento dei migranti in un'altra struttura di accoglienza,
nel levante cittadino. La consigliera di minoranza Cristina Lodi
ha chiesto alla giunta se sia vero che il Comune è intenzionato
a vendere l'immobile e se sia stato accantonato un progetto di
riqualificazione e trasformazione a uso associativo presentato
anni fa da alcune realtà del quartiere. "In queste settimane -
ha detto Piciocchi - ho eseguito diversi sopralluoghi, parlato
con insegnanti, genitori e associazioni, è vero che c'è un
progetto ma lo definirei più un'idea, non c'è un piano di
sostenibilità economica e se il Comune investe dei soldi per la
ristrutturazione questa poi deve portare a qualcosa di
gestibile". Il vicesindaco ha ricordato che "il Puc impone che
l'ostello abbia una destinazione di servizi, anche se dovesse
essere acquistato da un privato dovrebbe essere rispettata
l'indicazione del Puc". Nello stesso edificio, oggi, si trova
anche una scuola d'infanzia. Infine Piciocchi ha dichiarato: "A
me piacerebbe provare a fare in modo che l'ex ostello torni a
fare l'ostello, a Genova manca un vero ostello della gioventù e
in quel luogo, al Righi, una struttura ricettiva del genere
avrebbe potenzialità anche visto il piano di riqualificazione
dei forti e l'ampia gamma di attività sportive che lì saranno
praticate".
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