Una figlia che perde il lavoro, una madre anziana e invalida al 100% che con 1200 euro di pensione non può più pagare l'affitto. E' questa la storia di Armanda, 80 anni, che abita in via Crocco 5 a Genova e che domani, in virtù di uno sfratto esecutivo, dovrà andarsene da casa.
Una storia che, al di là delle considerazioni pratiche, fa male. Perché Armanda e sua figlia in quella casa ci abitavano da una vita e quella vita la dovranno lasciare tutta lì. A segnalare i fatti il segretario del Sunia Cgil di Genova Bruno Manganaro.
L'anziana è sempre stata assistita dalla figlia che nel 2022 ha però perso il lavoro e non è più riuscita a contribuire economicamente all'affitto. La disoccupazione e le spese mediche sono rimaste a carico della madre con una pensione che giorno dopo giorno si è dimostrata insufficiente al carico economico.
"La figlia è rimasta sempre insieme alla madre giorno e notte - scrive Manganaro - ma è diventato impossibile pagare l'affitto. Sicuramente non è positivo diventare morosi ma essere anziani, ammalati, senza strutture pubbliche che siano in grado di accoglierla e con una figlia disoccupata può portare economicamente e anche psicologicamente a drammi enormi". La proprietà secondo quanto si legge nella nota ha messo in moto il meccanismo giudiziario e pochi giorni fa è arrivata l'intimazione di sfratto esecutivo da parte del Tribunale di Genova. Gli avvocati del Sunia hanno fatto ricorso presentando la situazione drammatica della anziana chiedendo tre mesi di tempo e impegnandosi a pagare in anticipo le tre mensilità ma non si è trovata l'intesa.
"Ancora una volta raccontiamo di una emergenza abitativa - conclude la nota del Sunia - e saremo mercoledì mattina presso l'abitazione dell'anziana per tentare di fermare questa ingiustizia".
La palazzina, una costruzione moderna in mezzo a palazzi d'epoca nel quartiere di Castelletto, è silenziosa. Chissà come l'avrà presa Armanda, la notizia dello sfratto. Perché una notizia così è difficile da dare a una persona che ha 80 anni ed è disabile al 100%.
E così domattina la 'forza pubblica' sarà ad assicurarsi che la proprietà dell'appartamento (che ha detto no a tutte le mediazioni possibili, compresa quella di avere il denaro da parte di terzi) torni a far parte dell'elenco dei beni e che Armanda e sua figlia si scelgano un posto dove stare. Che non sarà in via Crocco 5, a Genova.
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