"Chiediamo un impegno a chi sarà
candidato alla presidenza della Regione Liguria: la portualità
deve essere al centro del programma con tutto ciò che ad essa si
lega, come ad esempio, le grandi opere. Senza crescita dei porti
non ci può essere sviluppo per la Liguria". È l'invito lanciato
dal direttore generale di Spediporto Giampaolo Botta.
"I numeri confermano come quello ligure sia il sistema
regionale più performante del Paese - rimarca Botta -. Infatti,
leggendo i dati del 2023 e accorpandoli per regioni, la Liguria
ha toccato 75 milioni 429 mila tonnellate di merce movimentata
dagli scali di Genova, Savona-Vado e La Spezia, otto milioni di
tonnellate in più rispetto alla Sicilia mentre, più distanziate
sono Friuli Venezia Giulia, Calabria, Toscana".
Il direttore generale di Spediporto sollecita nuovamente la
politica invitandola a "mettere mano al processo attuativo della
zona logistica semplificata a Genova, che stimolerebbe gli
investimenti" e porta a proposito di fiscalità un paragone con
l'Olanda. "A Rotterdam - spiega Botta - vige il cosiddetto
regime dell'articolo 23, con le aziende che, se dispongono di
una licenza specifica, possono differire il pagamento dell'Iva
sull'importazione fino alla successiva dichiarazione periodica.
Questo significa che l'Iva sull'importazione viene riportata sia
come debito che come credito, senza che vi sia un esborso
immediato. Queste soluzioni fiscali, unite a investimenti in
infrastrutture e digitalizzazioni, hanno consentito al porto di
Rotterdam, espressione di un paese come l'Olanda, che ha poco
più di un terzo della popolazione dell'Italia, di portare il
numero dei lavoratori a quota 360 mila, con un import di beni
per oltre 450 miliardi di euro l'anno. Il porto di Genova, per
fare un raffronto, importa tra i 60 e gli 80 miliardi di euro in
beni, con 56 mila occupati".
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