Assiterminal, l'associazione che
raggruppa i terminalisti portuali italiani, chiede "una regola
unica per il rilascio delle concessioni in tutto il Paese" e una
strategia unica con "un ente centrale che definisca le strategie
dell'Italia in termini di marittimità e di portualità" con il
ministero delle Infrastrutture e trasporti che centralizzi le
funzioni di pianificazione, regolamentazione, vigilanza e
controllo. Sulla forma non si sbilancia: "Se per farlo è
necessario o utile creare o rafforzare un ente - agenzia
centrale, che si proceda velocemente" sottolinea l'associazione
che oggi a Genova ha presentato il "position paper" con 23
proposte-azioni, già condivise con il governo, attuabili nel
2025, per garantire "competitività e sostenibilità al sistema
portuale italiano, ponendo al centro il ruolo strategico dei
porti per l'economia nazionale e internazionale".
"Una regola unica e comune per il rilascio delle concessioni in
tutto il Paese è la prima cosa. E l'abbandono dei campanilismi
in modo tale da avere uno schema di regole chiaro, semplice, in
modo che tutti possano competere alle stesse condizioni. Un
interlocutore, se possibile unico, è difficile, ma magari al
massimo due" dice il presidente di Assiterminal Tomaso
Cognolato. Un'altra proposta riguarda la durata del mandato per
i presidenti delle Adsp che dovrebbero "restare in carica per un
periodo superiore ai 4 anni, avere tutele rafforzate, scegliere
il proprio segretario generale e poter gestire una struttura con
strumenti di diritto del lavoro privatistico". Sul fronte del
lavoro Assiterminal auspica che passi nella legge di bilancio
l'emendamento per il fondo prepensionamento lavoratori portuali
e che si arrivi all'inserimento di alcune mansioni del lavoro
portuale fra le categorie usuranti.
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