Sono state 981 le chiamate al
numero antiviolenza e stalking 1522 nel 2024 in Liguria, in
crescita del 29% rispetto all'anno precedente quando le
richieste d'aiuto o informazioni erano state 762. Sono i dati
diffusi dall'Istat in occasione della Giornata internazionale
della donna. La Liguria si attesta all'1,5% del totale delle
65.048 chiamate effettuate a livello nazionale.
Il numero di pubblica utilità gratuito 1522, attivo 24 ore su
24 tutti i giorni dell'anno, è stato attivato nel 2006 dal
Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del
Consiglio dei Ministri con l'obiettivo di sviluppare un'ampia
azione di sistema per l'emersione e il contrasto del fenomeno
della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.
Nel corso del 2024 in Liguria le chiamate sono state 271 nel
primo trimestre, 237 nel secondo, 209 nel terzo e 264 nel quarto
ll 1522 rappresenta un punto di raccordo a livello
territoriale, facilitando il collegamento tra le vittime e i
servizi di protezione più vicini. A livello nazionale in linea
con i trimestri precedenti l'Istat "nel quarto trimestre 2024
conferma l'incremento delle chiamate che sfociano
nell'indirizzamento verso centri e servizi antiviolenza, case
protette e strutture di accoglienza per vittime (95%). Questo
dato rafforza il ruolo del 1522 come strumento essenziale nel
potenziare la rete di supporto locale a tutela delle vittime. La
violenza fisica, analogamente ai trimestri precedenti, si
conferma come la tipologia principale di violenza subita da
quasi la metà delle vittime (40,9%), seguita dalla violenza
psicologica (34,3%). Quando si considerano i casi in cui le
vittime hanno subito più forme di violenza, quella psicologica
risulta la più frequentemente associata ad altre tipologie.
Osservando il complesso delle violenze riportate, oltre a quelle
fisiche e psicologiche, emergono con particolare frequenza le
minacce e gli atti persecutori, evidenziando il ruolo
fondamentale del servizio nel contrasto allo stalking.
Significativa è anche la quota di segnalazioni relative alla
violenza economica".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA