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25 Aprile: Genova inizia le celebrazioni dalla fabbrica Ansaldo

25 Aprile: Genova inizia le celebrazioni dalla fabbrica Ansaldo

Ricordato il ruolo fondamentale degli operai e dei dirigenti

GENOVA, 16 aprile 2025, 12:40

Redazione ANSA

ANSACheck
25 Aprile: Genova inizia le celebrazioni dalla fabbrica Ansaldo - RIPRODUZIONE RISERVATA

25 Aprile: Genova inizia le celebrazioni dalla fabbrica Ansaldo - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Si sono aperte con le manifestazioni nella fabbrica di Ansaldo Energia, a Genova Campi, le celebrazioni per l'80esimo anniversario della Liberazione. Nello stabilimento la sezione Anpi aziendale ha organizzato un appuntamento per onorare la memoria del ruolo fondamentale che gli operai e i dirigenti della fabbrica ebbero nell'organizzazione della Resistenza pagando spesso con la vita.
    All'appuntamento è presente il presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo, assieme al presidente di Genova Massimo Bisca, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, i candidati sindaci alle comunali di Genova, Pietro Piciocchi e Silvia Salis, assieme a molti studenti delle scuole genovesi. Le celebrazioni sono iniziate con un corteo all'interno della fabbrica, con la posa delle corone di fiori sulle lapidi che ricordano i caduti per la libertà, per proseguire con i discorsi ufficiali nella navata dello stabilimento.
    "Genova è l'Ansaldo, l'Ansaldo e Genova, come dice sempre il presidente Anpi di Genova, Massimo Bisca, cioè la storia della fabbrica e la storia della città si intrecciano, le lotte dei lavoratori dell'Ansaldo hanno segnato la Resistenza e la Liberazione. C'è un punto di congiunzione fra lotta armata dei partigiani e lotta sociale dei lavoratori, molti dei quali erano partigiani. C'era la candidatura del mondo del lavoro a porsi come protagonista della nuova Repubblica e così è avvenuto" ha detto il presidente nazionale dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo.
    "Oggi abbiamo tre emergenze: democrazia, pace e lavoro - ha aggiunto - e mai come oggi questo anniversario ci riporta al presente".

   "Non vogliamo che le controversie politiche abbiano questi risultati, perché è in segno di un ritorno al passato e non è voglia di costruire il nostro futuro. Oggi, il messaggio che deve arrivare a tutti è che il futuro della nostra città è con la libertà, è con la condivisione e con i valori che ci hanno insegnato dal '45 e, poi, attraverso la nostra Costituzione. Quello che è successo ieri è una cosa da condannare nel modo più assoluto, perché la violenza è sempre una cosa che non funziona. Mi auguro che queste cose non succedano più e faremo tutto il possibile perché siano assolutamente eliminate dalla storia della nostra città e, soprattutto, dal futuro della nostra città". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, commentando l'aggressione a un sindacalista della Cgil, a margine del primo appuntamento genovese per le celebrazioni del 25 aprile, nello stabilimento di Ansaldo Energia, a Campi. Bucci ha ricordato i valori della libertà, dell'antifascismo: "Di quello che è stato fatto nel '44 e nel '45 per noi sono una cosa assolutamente importante e siamo contenti che per l'80esimo anniversario della Liberazione addirittura venga il presidente della Repubblica qui a Genova per ricordare che Genova ha la Medaglia d'oro al valor militare perché è la città che si è liberata per prima, prima che venissero le forze alleate. È una storia molto bella della voglia di libertà, della voglia di mantenere i diritti per tutti e, soprattutto, è un esempio per tutti noi. Ed è bello che si festeggi anche qui, in una fabbrica come l'Ansaldo, che ha sempre dato dei grandi risultati alla città di Genova e che oggi ha un profilo di sviluppo molto importante: è il modo migliore per celebrare gli 80 anni".

"Oggi iniziamo questa settimana di celebrazioni in cui ricordiamo gli 80 anni della Liberazione, che culmineranno con la presenza del presidente della Repubblica, in Ansaldo, cuore dell'industria della nostra città, ricordiamo il contributo enorme e il prezzo di sangue pagato dagli operai nella lotta antifascista, nella lotta di liberazione. Per me è molto importante vedere così tanta partecipazione, non solo della componente operaia, ma anche delle scuole". A dirlo il vicesindaco facente funzione di Genova e candidato del centrodestra a Genova, Pietro Piciocchi. "La lotta partigiana ha trovato nelle fabbriche un contributo fondamentale, un movimento di insurrezione fondamentale. E sappiamo il prezzo che è stato pagato con la deportazione: ricordiamo tutti quel 16 giugno 1944 in cui furono rastrellati, deportati tanti operai delle industrie genovesi e purtroppo molti non fecero ritorno. Oggi siamo qui per ricordare loro e per rinnovare il loro insegnamento, la lotta per la libertà, questi valori fondamentali che devono sempre vederci anzitutto uniti, perché sono valori che devono unire le forze politiche, e sempre attenti, vigili perché possano trovare attuazione quotidiana nel vivere delle nostre comunità". Piciocchi ribadisce la condanna per l'aggressione di ieri a un sindacalista della Cgil. "Ho già condannato risolutamente quanto è accaduto ieri e lo faccio oggi - dice - lavoriamo tutti per salvaguardare i valori della libertà e della democrazia".

"Noi dobbiamo tutto alla Resistenza". A dirlo è Silvia Salis, candidata del centrosinistra a sindaca di Genova durante le celebrazioni per il 25 aprile in Ansaldo Energia. "Oggi iniziamo le celebrazioni del 25 aprile - ha detto - è importantissimo esserci, è importantissimo continuare a portare avanti la memoria ed è importante ribadire che Genova è una città Medaglia d'oro per la Resistenza, è una città in cui non dimenticheremo mai i valori che hanno liberato il Paese. La memoria è più viva che mai e lo dimostrano giornate come oggi, la necessità delle persone di ribadire continuamente i valori della libertà che hanno cambiato la storia di questo Paese - ha detto ancora Salis -. Questo è un valore sul quale si basa la nostra Costituzione, è la storia d'Italia che si è liberata dall'oppressore. Dobbiamo continuare a ricordare le parole importanti della Resistenza, le parole importanti del 25 aprile e ribadirle con forza, senza tollerare che qualcuno dia messaggi ambivalenti. Questo è un tema storico". Salis ha ribadito la condanna dell'aggressione di ieri a Sestri ponente ai danni di un sindacalista Cgil: "Non si può tollerare la violenza e non si può ancora di più tollerarla quando si basa su un attacco pretestuoso sui temi come il lavoro, come la Resistenza: è qualcosa che non possiamo tollerare come società civile".

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