Lunedì pomeriggio, "ci sarebbe stato il dibattito pubblico, tra me e lei, organizzato da Genova24. Ci 'sarebbe' stato, sì perché la candidata della sinistra Silvia Salis ha scelto di non presentarsi". Lo scrive in una nota il candidato del centrodestra alla carica di sindaco di Genova Pietro Piciocchi.
"Di fronte a un'occasione fondamentale per confrontarsi e spiegare le proprie idee ai cittadini - scrive Piciocchi -, ha preferito il silenzio. Un gesto che viola i principi fondamentali della democrazia e del confronto, anche aspro, alla base di un confronto elettorale. Ma forse la spiegazione di questo gesto ha ragioni più semplici. Silvia Salis si conferma come la copertina sempre più consunta di una presunta unità del campo largo di centrosinistra - concliude -. Lei non ha la cultura politica né la competenza per amministrare la nostra città. Si sottrae al confronto semplicemente perché non è in grado di essere il sindaco di Genova". "Oggi il candidato della destra mi accusa di disertare i confronti, dimenticando che ne abbiamo già fatti quattro e che proprio lunedì mattina ci sarà quello con il Secolo XIX a cui saranno presenti tutte le candidate e i candidati - ribatte la candidata sindaca del campo progressista Silvia Salis -. È vero, abbiamo una visione diversa di democrazia, i confronti ci sono stati e ci saranno, con tutte e tutti i candidati come è giusto che sia. Non sta a lui decidere chi conta di più e chi meno. Hanno fatto del non ascolto la cifra del governo di questi otto anni, non hanno ascoltato cittadine, cittadini, comitati e municipi e pretendono di dare lezioncine agli altri. Si facessero una ragione, la democrazia funziona così".
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