"È chiaro che sia dispiaciuta, non
credo che ci sia altro da dire e da aggiungere. E credo che sia
comprensibile". Così la candidata sindaca per la coalizione del
centrosinistra Silvia Salis, tifosa sampdoriana, ha commentato
la retrocessione in serie C del club blucerchiato avvenuta ieri
sera per la prima volta nei 79 anni di storia della Sampdoria.
"Detto questo, oggi siamo qua a presentare una lista molto
importante per la nostra coalizione, a parlare di temi del
futuro di Genova, oggi siamo concentrati su questo" ha poi
aggiunto Silvia Salis durante la presentazione di "Riformiamo
Genova con Silvia Salis" una delle due liste civiche che la
appoggiano nella corsa alla poltrona di primo cittadino di
Genova.
La retrocessione della Sampdoria potrebbe però influire anche
sul futuro dello stadio Luigi Ferraris. "Mi sono espressa molto
chiaramente sullo stadio e credo che, anche alla luce dei fatti
di oggi, sia evidente come sia una garanzia che lo stadio resti
di proprietà comunale - ha sottolineato la candidata del
centrosinistra -, proprio perché deve essere una garanzia che lo
stadio sia gestito dal Comune. Non da società che possano avere,
comprese la società privata che sarà l'80% del progetto di
Piciocchi, dei destini altalenanti che non si devono riflettere
sull'attività che si fa a Genova" ha poi aggiunto Silvia Salis.
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