La giovane mamma che il 25 novembre
2013 uccise il figlio di tre anni ha ottenuto il primo permesso
di libertà. E' infatti uscita dall'ospedale psichiatrico di
Castiglione delle Stiviere per circa un'ora e accompagnata dagli
assistenti sociali della struttura mantovana si è recata in un
bar ed ha preso un caffé.
Per Aicha Christine Eulodie Coulibaly, 26enne, originaria
della Costa d'Avorio, è stata la prima tappa verso la libertà.
"E' importante - sostiene l'avvocato Sonia Bova, legale della
donna - perché Aicha si è resa conto di quanto ha commesso e
vuole rifarsi una vita". La perizia psichiatrica ha stabilito
che la donna non era in grado di intendere e volere al momento
dell'infanticidio, quando sferrò due sforbiciate letali al
figlio di tre anni. Quindi non è stata condannata, però il
giudice del tribunale di Lecco, Paolo Salvatore, ha stabilito
che dovrà scontare 10 anni in una struttura psichiatrica,
individuata in Castiglione delle Stiviere, perché socialmente
pericolosa. Attualmente la giovane sta seguendo un percorso di
riabilitazione, seguendo laboratori, corsi e attività sportive".
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