La "permanenza" in "luoghi ritenuti
persecutori e vissuti come ostili con molte probabilità" lo
"indurrebbe" ad azioni rischiose per la sua "sopravvivenza". E'
sulla base di questa perizia psichiatrica che il Riesame di
Milano ha deciso che il presunto boss della 'ndrangheta Giulio
Lampada, condannato ad oltre 14 anni in appello, debba stare
agli arresti domiciliari nella sua villa nel Milanese, perché
"incompatibile" sia con il carcere che con la comunità
terapeutica dove si trovava.
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