La perizia psichiatrica su Giuseppe Pellicanò, il pubblicitario accusato di strage che, nella notte tra l'11 e il 12 giugno scorso, ha svitato il tubo del gas nel suo appartamento causando un'esplosione che ha ucciso l'ex compagna, una coppia di giovani vicini e ha ferito le sue due figlie, ha accertato che l'uomo al momento dei fatti aveva un "vizio parziale di mente".
Non si tratta di un'incapacità totale di intendere e di volere ma il vizio parziale, se riconosciuto nel processo, può portare a uno sconto sulla pena.
Lo scorso
settembre, il gip Giusi Barbara, accogliendo la richiesta di
perizia psichiatrica del pm Elio Ramondini per valutare la
capacità di intendere e di volere dell'indagato (il procedimento
è ancora in fase di indagini), aveva dato due mesi di tempo alla
professoressa di Criminologia Isabella Merzagora e allo
psichiatra Franco Martelli per effettuare la perizia. Perizia
che è stata, poi, 'ampliata', a metà novembre scorso, anche con
l'ingresso nel collegio peritale di un neurologo.
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