Arriverà nel pomeriggio "non prima
delle 14.30", come ha chiarito il giudice Ilio Mannucci Pacini,
la decisione della Corte d'Assise di Milano nel processo a
carico dell'esponente dei Radicali e tesoriere dell'Associazione
Luca Coscioni, Marco Cappato, imputato per aiuto al suicidio per
la morte di Fabiano Antoniani, noto come dj Fabo, avvenuta in
una clinica svizzera col suicidio assistito il 27 febbraio dello
scorso anno.
Tre i possibili verdetti: una sentenza di assoluzione, come
ha chiesto la stessa Procura, oppure una condanna o la
trasmissione degli atti alla Consulta per valutare la
legittimità costituzionale del reato contestato.
Antoniani, 40 anni, cieco e paralizzato dopo un incidente
stradale, secondo il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il
pm Sara Arduini, aveva diritto a scegliere una morte dignitosa e
se avesse potuto "muoversi liberamente per trenta secondi"
avrebbe messo fine alle sue sofferenze da solo. Cappato, per i
pm, lo aiutò nell'esercizio di quel diritto.
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