"Voglio dire grazie anche a tutti
coloro che qui a Vercelli mi hanno dato fiducia e aiutato a
resistere in questa tempesta. Ora, con il cuore impavido, guardo
al futuro e continuerò, come ho sempre fatto, a lottare per la
giustizia". E' il messaggio che Andrea Padalino, giudice civile
nella città piemontese, ha collocato davanti alla porta del suo
ufficio a commento della sua assoluzione, ormai definitiva, in
un processo celebrato a Milano per vicende che risalivano al
periodo in cui prestava servizio come pubblico ministero alla
Procura di Torino. Si tratta di alcune righe tracciate a mano a
margine del comunicato stampa che il 2 dicembre fu diffuso dal
suo difensore, l'avvocato massimo Dinoia.
Padalino era stato messo sotto indagine dai suoi colleghi
torinesi. Il processo era stato celebrato a Milano per
competenza territoriale e si era concluso con l'assoluzione. La
Procura Generale ha poi rinunciato a sostenere l'accusa in
appello.
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