Fu un omicidio stradale a causare
la morte del tassista milanese Melchiorre Lupisella, padre di
quattro figli, deceduto in sella alla sua motocicletta nello
scontro con un'auto il 12 giugno del 2021 a Segrate (Milano).
Lo ha stabilito una sentenza del gup del capoluogo lombardo
davanti al quale il conducente della vettura ha patteggiato due
anni, con la concessione delle attenuanti generiche, e la
sospensione della patente per altri due anni, oltre a quello già
trascorso dalla notte della tragedia.
Il giudice, anche sulla scorta di alcune consulenze che hanno
ricostruito la dinamica dell'incidente, ha accolto
l'impostazione del pm Francesca Gentilini secondo la quale
quella notte a Segrate, in corrispondenza di una rotatoria con
semaforo, non vi furono disattenzioni da parte della vittima ma
il conducente aveva commesso numerose violazioni al codice della
strada "omettendo di rallentare al semaforo giallo" e non
fermandosi al rosso mentre viaggiava a una velocità superiore di
almeno 20 chilometri rispetto a quella consentita.
L'uomo ha avuto accesso al patteggiamento anche perché ha
risarcito i famigliari di Lupisella, assistiti dall'avvocato
Francesca Gritti.
Il tassista era molto noto tra i colleghi anche per la sua
attività sindacale.
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