"A me Milano porta bene. Ho lavorato
con Strehler, al Piccolo… Ho fatto anche una regia qui. Mi sento
più attore che regista. Quando sono stato interpellato per
interpretare Arnoldo Mondadori, non credevo di essere adatto
fisicamente. Avendo fatto una vita teatro, ci ho ripensato,
dovevo dargli uno spessore umano teatrale, non farne una statua
del muso delle cere. Nella docu-fiction, si unisce la fiction
con il documento ed è una cosa straordinaria. Sono contento.
Vorrei che fosse qui. E' una bella sfida ma non si può restare
indietro". Parola di Michele Placido che presta volto e movenze
al grande editore in Arnoldo Mondadori - I libri per cambiare il
mondo. La docu-fiction diretta da Francesco Miccichè, che firma
anche la sceneggiatura, andrà in onda su Rai1 in prima visione
il prossimo 21 dicembre in prima serata alle ore 21:25 e è stata
presentata oggi a Milano. Prodotta da Gloria Giorgianni per
Anele in collaborazione con Rai Fiction, ripercorrerà la storia
di Arnoldo Mondadori, pioniere dell'industria editoriale
italiana, che ha creato una delle maggiori industrie culturali
d'Europa, partendo dal suo sogno di portare i libri e la lettura
nelle case degli italiani. Nel anche Flavio Parenti, nei panni
di Alberto Mondadori, e Valeria Cavalli, nel ruolo della moglie
Andreina Monicelli. La docu-fiction durerà 90 minuti e includerà
narrazione, fiction, documenti di repertorio e interviste come,
ad esempio, quella al nipote Luca Formenton che oggi è il
presidente della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. Le
riprese si sono tenute tra Roma, il Lago Maggiore e Torino.
Brenno Placido dice: "In mio padre, rivedo le stesse origini
umili di Mondadori. Entrambi sono riusciti a realizzare i loro
sogni. Vedo questo parallelismo. Mio padre è un grande esempio
per me". Luca Formenton spiega: "Questo progetto su mio nonno è
bellissimo. Michele Placido ha dato una sua interpretazione, non
mimetica ma non per questo meno autentica. Questa docu-fiction è
la prima possibilità per raccontare l'editoria italiana. Questa
è una storia del '900 che può insegnare il valore del libro ai
telespettatori di oggi. Gli Oscar Mondadori furono il punto di
arrivo della filosofia di mio nonno".
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