"Mi è stato amico ma ancor più
padre non facendomi mai mancare il suo aiuto anche in certi
momenti non facili della mia vita". Così l'Arcivescovo emerito
di Milano, cardinale Angelo Scola, ricorda il Papa emerito
Benedetto XVI, scomparso questa mattina.
"Sono sicuro - scrive il cardinale Scola in una lunga nota -
che l'apporto dato da Ratzinger-Benedetto XVI alla Chiesa
contemporanea, nella sua continuità con san Giovanni Paolo II e
nell'apertura di orizzonte entro cui si muove Papa Francesco, è
stato non solo decisivo ma richiede ulteriore approfondimento in
questo tempo di travaglio per la Chiesa tutta".
L'Arcivescovo emerito ricorda il primo incontro, che risale
al 1971 ("Mi colpì fin da subito la sua umiltà e la delicatezza
del suo tratto") e sottolinea la grandezza del teologo
("Collaborando direttamente con lui quale consultore della
Congregazione della fede mi sono sempre stupito dalla
originalità del suo pensiero").
"Sono convinto - conclude Scola - che le persone care che ci
precedono all'altra riva restano fin da ora in contatto con noi.
In modo silenzioso, certo, ma non per questo meno efficace. Sono
certo che papa Benedetto continuerà a svolgere questa funzione a
favore della Chiesa e della società tutta. In attesa di
rivederci diamo a lui oggi il nostro ad-Dio".
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