Sarà condotta dall'attrice e
performer Drusilla Foer la serata finale della sesta edizione
del Premio Wondy per la letteratura resiliente, organizzata
dall'associazione "Wondy Sono Io" in collaborazione con Banco
BPM, Tendercapital, Community e il settimanale F e dedicata
all'inclusività.
Il 13 marzo alle 20.45, sul palco del Teatro Manzoni di
Milano, si succederanno gli autori finalisti con le loro opere:
Giulia Binando Melis con La bambina sputafuoco (Garzanti), Paola
Cereda con La figlia del ferro (Giulio Perrone Editore),
Crocifisso Dentello con Tuamore (La Nave di Teseo), Liv
Ferracchiati con Sarà solo la fine del mondo (Marsilio), Beppe
Sebaste con Una vita dolce (Neri Pozza) e Nadia Terranova con
Trema la notte (Einaudi).
"La serata finale del Premio Wondy di quest'anno - dice
Alessandro Milan, Presidente dell'Associazione "Wondy sono io" -
racchiude al suo interno due tematiche importantissime: la
resilienza - che è il filo conduttore del Premio - e
l'inclusione. La resilienza, che ritroviamo in diverse forme
nelle splendide opere giunte sino alla finale di questa
edizione, è un elemento fondamentale per affrontare la vita
nelle sue complessità e difficoltà. È l'insegnamento che ci ha
lasciato Francesca ed è il messaggio che vogliamo trasmettere
attraverso la letteratura. Il secondo tema è l'inclusione che ci
ricorda come tutti, nelle nostre peculiarità e fragilità,
abbiamo uguali diritti e necessità ma anche quanto sia
importante lottare per abbattere le barriere che ci separano da
una società più inclusiva".
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