L'elezione del trentaseienne Luca
Stanzione a segretario della Camera del lavoro di Milano è un
"investimento esplicito, quando si parla di rinnovamento
generazionale" secondo il segretario Cgil Maurizio Landini che
definisce "indubbie le qualità politiche di relazione ed
empatia. Mi aspetto che Milano sia un laboratorio e dia un
contributo per sperimentare il cambiamento".
Stanzione, entrato nel 2010 nell'ufficio studi della Filt
Cgil, ha continuato ad occuparsi di trasporti fino ad arrivare
al direttivo nazionale della Filt. E' stato segretario generale
della Filt Bergamo e di Milano, successivamente, dal 2019 è
stato Segretario Generale della categoria dei trasporti
regionale.
Durante questo periodo si è occupato, fra l'altro, della
sindacalizzazione della filiera di Amazon. Si è trattato,
sottolineano dalla Camera del lavoro, del primo ingresso di una
organizzazione sindacale nel colosso americano "svolgendo la
funzione di apripista in Italia e nel mondo".
Stanzione, eletto con il 92,6% dei voti, prende il posto di
Massimo Bonini, che ha terminato il mandato e ieri è stato
eletto segretario Spi Cgil di Milano.
"Metteremo in discussione l'attuale modello di sviluppo
milanese" ha promesso nella sua relazione Stanzione, un
"modello di sviluppo che taglia fuori larghe fette di
popolazione dal poter risiedere a Milano" una citta in cui "un
terzo della ricchezza cittadino è detenuto dal 9% della
popolazione, quindi profondamente disuguale". "Dobbiamo
contrapporre i nostri valori e un progetto - è convinto - che
non rimanga il progetto della Cgil, ma che sia la piattaforma
attorno alla quale costruire un'alleanza di soggetti che, a
partire dalle condizioni materiali delle persone e dalle
proposte concrete sui territori, siano pronti a cambiare
drasticamente quello che oggi non funziona a Milano e nella
città metropolitana".
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