È in distribuzione il nuovo numero
(novembre-dicembre 2023) della Critica Sociale, tornata in vita
esattamente un anno fa. In questo fascicolo la storica rivista
teorica del socialismo italiano, fondata a Milano nel 1891 e
diretta da Massimiliano Amato e Stefano Carluccio, affronta
tutti i nodi più rilevanti dell'attualità politica e sociale:
dalla guerra in Europa e in Medio Oriente al fenomeno della
violenza di genere, dalle politiche economiche del governo della
destra, ai tentativi di riforma della Costituzione,
all'irruzione, nelle nostre vite, dell'intelligenza artificiale.
Al centro del fascicolo una monografia dedicata al 60esimo
del primo governo di centro-sinistra organico (dicembre 1963),
con saggi e articoli sul ruolo dell'autonomismo socialista,
sulla Nota aggiuntiva di La Malfa, sulla nazionalizzazione
dell'energia elettrica, sull'atteggiamento del Pci rispetto
all'apertura a sinistra operata da Moro. Non manca un ricordo di
Giuliano Banfi, antifascista milanese, già assessore socialista
a Palazzo Marino, recentemente scomparso.
Da questo numero, sotto la testata, accanto al nome di
Filippo Turati ci sarà quello di Anna Kuliscioff, cofondatrice
della Critica, della quale viene recuperato, all'interno della
rivista, un articolo sulla violenza di genere scritto per il
primo numero del 15 gennaio 1891.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA