Ha avuto un bis a sorpresa ieri il
concerto per il Giorno della Memoria organizzato dalla sezione
Anpi del teatro alla Scala. I maestri del coro alla fine di un
denso programma che includeva da Verdi a Offenbach hanno infatti
intonato 'Bella ciao', mentre il pubblico è passato dal battere
il ritmo con le mani, a un attento silenzio all'applauso finale.
Da quando è stata fondata nel 2015, la sezione Anpi Scala ha
sempre organizzato concerti in occasione del Giorno della
Memoria. Quest'anno dopo i saluti iniziali del presidente Anpi
Milano Roberto Cenati, del presidente Anpi Scala Francesco
Lattuada, del presidente Aned nazionale Dario Venegoni e gli
interventi della presidente dell'Associazione Figli della Shoah
Daniela Tedeschi e della musicologa Elena Filini, protagonista è
stato il coro diretto da Alberto Malazzi.
Nel ridotto dei palchi senza posti liberi, i maestri del
coro hanno eseguito brani come 'With dropping wings' dal Dido
and Aeneas di Purcell, al 'Va', pensiero' dal Nabucco di Verdi,
passando per 'Che interminabile andirivieni' dal Don Pasquale di
Donizetti. Ma soprattutto il coro ha eseguito la canzone da
battello Redentor, brano scritto dal pianista di origine ebrea
Carlo Polacco per il soprano Toti Dal Monte nel periodo in cui
si era rifugiato da lei per sfuggire alle persecuzioni, che era
andato perduto. Ritrovato in occasione dei 130 anni dalla
nascita di Toti Dal Monte, è stato eseguito per la prima volta
nelle sale apollinee del teatro La Fenice di Venezia e ieri alla
Scala.
"Straordinario concerto" ha commentato Cenati. "W l'Italia e
il coro del teatro antifascista" ha scritto su Facebook
Lattuada.
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