Con la scritta 'Fascisti a testa in
giù' è stata imbrattata la saracinesca della sede di Fratelli
d'Italia di Settimo Milanese, episodio condannato dagli
esponenti del partito, che lo considerano ancora più odioso
perché avvenuto nel giorno del ricordo.
"Ci risiamo, a volte ritornano.
Ancora una volta, alla vigilia di un importante momento della vita cittadina, torna la solita canea rossa" ha commentato l'assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa che ha definito questo "vandalismo" "già di per sé un fatto grave e inaccettabile" ma "ancora di più perché è avvenuto la notte prima delle celebrazioni del Giorno del Ricordo che rende onore ai martiri delle foibe e agli esuli giuliano-dalmati-istriani, una memoria che viene offesa brutalmente da vigliacchi che non hanno neppure il coraggio di rivendicare il proprio gesto" Il suo augurio è che "che questo episodio venga condannato senza esitazione da tutte le forze politiche".
"Queste parole,
cariche di odio - ha aggiunto -, rappresentano la volontà di chi
ancora oggi vuole alimentare un clima di tensione e di violenta
contrapposizione, forse con l'intenzione di far tornare i tempi
bui degli scontri ideologici. Non cadremo in queste
provocazioni".
Per il deputato di Fratelli d'Italia, membro della
Commissione d'inchiesta alla Camera sulla Sicurezza e sul
degrado delle Periferie in Italia, Riccardo De Corato, "l'atto
vandalico odierno che ha colpito la sede di Fratelli d'Italia
locale di Settimo Milanese altro non è che un gesto
intimidatorio e antidemocratico, che si inserisce in un clima
già di alta tensione politica inaccettabile. Le scritte
offensive e minacciose, rivolte alla sede di un partito
politico, che ricordo è il primo in Italia regolarmente eletto
dai cittadini, sono un attacco alla libertà di espressione e al
confronto democratico". "In occasione del Giorno del Ricordo,
che commemora la tragedia delle foibe e l'esodo
giuliano-dalmata, questi atti - ha concluso - assumono un
significato ancora più grave".
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