Ricorso al contratto di
solidarietà nello stabilimento Electrolux di Porcia (Pordenone)
per 10 mesi a partire dal 10 marzo. Negli impianti di Forlì e a
Solaro (Milano) scatterà più avanti, con un impegno a
riaggiornarsi a settembre per una verifica. A Cerreto d'Esi
(Ancona) invece la solidarietà è cominciata in gennaio; non è
prevista per Susegana (Treviso). E' il contenuto dell'accordo
siglato oggi a Venezia Mestre tra il gruppo e i sindacati Fim,
Fiom e Uilm nazionali.
L'intesa era necessaria perché i contratti di solidarietà in
precedenza definiti per l'Italia non sono stati attivati nei
tempi previsti per un aumento improvviso dei volumi produttivi
determinato anche da una politica di prezzi applicata dalla
multinazionale, sottolineano in una nota i sindacati. Il budget
attuale dei volumi di Electrolux per il 2025 è leggermente in
crescita rispetto a quello iniziale e ciò ha fatto slittare un
po' in avanti l'utilizzo della solidarietà. Tuttavia, "la
situazione di mercato degli elettrodomestici in Europa resta
tuttavia sostanzialmente stazionaria". Electrolux ha anche
illustrato la situazione delle uscite tra i colletti bianchi: si
sono avute 55 uscite incentivate e 66 ricollocazioni su 153
esuberi complessivi; tuttavia la diminuzione complessiva degli
organici impiegatizi è stata superiore, vale a dire di 129
persone, per cui "confidiamo che le ulteriori 17 postazioni
ancora vacanti possano essere ricoperte tramite la
ricollocazione professionale". Da questo punto di vista c'è la
"disponibilità" del gruppo "a fare un esame specifico in sede
aziendale". Per gli operai ci sono state finora 54 uscite su 283
esuberi complessivi. A margine dei lavori la delegazione
sindacale ha chiesto nel prossimo incontro di avere il dettaglio
dello stato di avanzamento degli investimenti sui processi e sui
nuovi prodotti.
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