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Monzeglio, il calciatore amico del Duce che salvò partigiani

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Monzeglio, il calciatore amico del Duce che salvò partigiani

Libro di Fulloni ne racconta la storia, domani la presentazione

MILANO, 15 aprile 2025, 12:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In apparenza, una storia di calcio.
    Nella realtà, una spy-story, tutta vera, che si snoda in gran parte a Como, nei giorni drammatici della Liberazione e della fuga di Mussolini terminata a Dongo. Si intitola "Il terzino e il Duce" il libro del giornalista del Corriere della Sera Alessandro Fulloni, edito da Solferino, dedicato a Eraldo Monzeglio, uno scudetto con il Bologna e due Mondiali vinti in maglia azzurra, nel 1934 e 1938. La presentazione domani, mercoledì 16 aprile, alla Feltrinelli di Como, dove si snoda la vita di Monzeglio.
    Monzeglio conosce a Roma Mussolini, a cui dà lezioni di tennis. Divenuto suo "uomo di fiducia", Monzeglio seguì Mussolini a Salò, nella dimora di villa Feltrinelli in cui il dittatore si stabilì con la famiglia. Ma, a sorpresa, mantenne insospettabili contatti con la Resistenza che gli consentirono di salvare dalla morte numerosi partigiani.
    Di tutto questo non raccontò mai nulla. Finita la guerra, allenò il Como e i documenti sorprendenti trovati proprio all'Archivio di Stato di Como raccontano come quella panchina arrivò grazie all'interessamento del Comitato di Liberazione Nazionale. In cambio, è l'ipotesi, di segreti che riguardavano la vita del Duce. In seguito Monzeglio allenò anche Pro Sesto, Napoli, Samp, Monza e Juve. La Federcalcio lo ha inserito nella sua «Hall of Fame», con Pozzo, Bearzot, Valentino Mazzola, Gigi Riva, Paolo Rossi e tutte le leggende azzurre.
   

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