Mediolanum ha chiuso i primi 9 mesi
dell'esercizio con un utile netto in crescita del 50% a 376
milioni di euro. In crescita anche le masse amministrate (+19%)
a 104 miliardi, mentre gli impieghi alla clientela sono saliti
del 19% a 13,76 miliardi. Confermato al 20,4% il Cet1, con un
'acconto sul dividendo di 23 centesimi per azione.
Secondo l'amministratore delegato massimo Doris si tratta di
"risultati straordinari". Inoltre, ha spiegato il Banchiere,
"l'attivo della banca, ormai stabilmente oltre la soglia dei
trenta miliardi", fa sì che "da gennaio 2022 entreremo nel
novero delle banche significative in Europa e saremo pertanto
vigilati direttamente dalla Bce". Torna poi "un'organica
politica di dividendi per la quale verrà riconosciuto a novembre
un acconto di dividendo sull'esercizio 2021 di 23 centesimi per
azione".
In rialzo del 14% le commissioni nette, che hanno raggiunto
quota 716,2 milioni. Il margine di interesse è salito dell'11% a
197 milioni e il margine operativo del 20% a 379 milioni.
L'incidenza dei Crediti deteriorati netti sul totale dei crediti
è stata pari allo 0,76%. In crescita del 17% i risultati
commerciali, che hanno raggiunto quota 9,4 miliardi. Nel
dettaglio, la raccolta netta totale è stata positiva per 6,43
miliardi (+11%, mentre la raccolta netta gestita ha raggiunto i
4,63 miliardi (+56%). I crediti erogati sono stati pari a 2,85
miliardi (+33%), mentre i premi assicurativi delle polizze di
protezione hanno raggiunto quota 119 milioni (+26%) con 5.697
'family banker' e oltre 2,27 milioni di clienti.
"Alla base dei risultati straordinari presentati oggi - ha
spiegato Doris - vi è il valore strutturale del nostro modello
strategico, quanto mai attuale e aderente alla realtà dei giorni
che viviamo".
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