La Fondazione Boris Christoff,
associata all'Accademia Santa Cecilia di Roma, ha concesso alla
Galleria Nazionale delle Marche, in comodato quinquennale, la
tavoletta (cm 33,5 x 24) di Lorenzo d'Alessandro rappresentante
La Pietà.
Il prestito, si legge nella newsletter Del museo, "rappresenta
un arricchimento culturale considerevole per la Galleria
Nazionale delle Marche, che ha come fine ultimo quello di
raccogliere, conservare e promuovere l'arte delle Marche, una
regione che nel corso dei secoli ha subìto il depauperamento di
magnifici capolavori che primeggiano nella storia dell'arte
universale". In particolare, il rientro in regione della tavola
di Lorenzo d'Alessandro ha un valore ancora più importante,
vista la perdita di molti suoi dipinti. All'interno del suo
catalogo, la Pietà si configura come un'opera-documento
rivelatrice di importanti notizie, quali il nome del
committente, frate Matteo da Sanseverino, e la data di
realizzazione, il 1491, iscritto nel bordo del sarcofago.
L'opera "racconta della piena maturità di Lorenzo d'Alessandro
e, a un'analisi stilistica, se ne colgono bene certi aspetti
arcaizzanti come il fondo dorato". Allo stesso tempo "la
formazione umbro-camerte si arricchisce del linguaggio di Carlo
Crivelli e di una più moderna componente veneta, tra Giovanni
Bellini e i Vivarini". La preziosa tavola è caratterizzata dal
dolce abbraccio della Vergine al Figlio, raffigurato nella
luminosa e delicata armonia dei colori. L'opera sarà esposta
nella Sala dei Veneti, il primo ambiente dell'Appartamento degli
Ospiti al piano nobile del Palazzo Ducale.
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