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Carmen incendiaria e vittima seduce Macerata

Carmen incendiaria e vittima seduce Macerata

Fuochi pirotecnici e maschere medievali, Sferisterio sold out

MACERATA, 23 luglio 2023, 00:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una Carmen incendiaria, animalesca, distruttrice dell'ordine costituito, simbolo come il toro di una forza ancestrale da mettere sotto controllo e per questo vittima sacrificale. E' così che il regista Davide Menghini ha interpretato l'eroina dell'omonima opera di Bizet che ha inaugurato ieri sera tra gli applausi di un'Arena Sferisterio sold out la 59/a edizione del Macerata Opera Festival. Consensi unanimi andati al cast, a partire da Ketevan Kemoklidze (Carmen), Ragaa Eldin (Don José), Fabrizio Beggi (Escamillo), Roberta Mantegna (Micaela), quest'ultima particolarmente apprezzata assieme alla protagonista, alla puntuale direzione d'orchestra di Donato Renzetti sul podio della Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana, fino all'originale regia combinata alle scene di Luca Signorini e agli sfolgoranti costumi di Nika Campisi.
    Menghini ha voluto radicare il capolavoro di Bizet nell'arena maceratese, utilizzata fino al 1930 anche per giostre e corride tra animali, un spazio di sfogo collettivo su cui ha inserito una miriade di maschere di derivazione mediterranea in funzione non tanto carnevalesca quanto carnascialesca, dirompente, istintuale e senza freni, con riferimenti alla maschera medievale di Alichino (poi divenuta Arlecchino), presente anche nell'Inferno dantesco.
    Una messa in scena pirotecnica, molto applaudita, che con pochi elementi scenici ma un utilizzo calibrato di figuranti, ballerini e coro (quello Lirico Marchigiano 'Vincenzo Bellini' curato da Martino Faggiani e i Pueri Cantores 'Zamberletti' diretti da Gian Luca Paolucci e alla Banda Salvadei), riempie sempre la scena e cattura gli spettatori.
   

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